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Gianluca Diegoli

Gianluca Diegoli

Gianluca Diegoli ‘abusa di internet dal 1995’, come racconta sul suo blog http://www.minimarketing.it. E’ un esperto di marketing, digitale, social media e ecommerce. Autore di “Vendere Online” (2011),  manuale per l’ecommerce rivolto a manager e aziende scritto per Il Sole 24 Ore. Sempre suo l’ebook gratuito “[mini]marketing” (2008). Gianluca sarà tra i relatori dell’Internet Festival che si terrà a Pisa dal 4 al 7 ottobre 2012.

Intervista di Mariangela Della Monica

Dopo l’edizione pilota dello scorso anno, dal 4 al 7 ottobre 2012 torna a Pisa l’appuntamento con  l’Internet Festival. Si tratta dell’unico festival dedicato interamente a internet in tutto il panorama italiano e lei sarà tra i relatori.

Sì, parteciperò alla manifestazione. Sarò tra i relatori di un incontro sull’evoluzione dei domini internet e offrirò la mia esperienza per “Baratta una consulenza”. E’ importante che vengano organizzati eventi come questo, ancora di più quando non si svolgono nelle ‘solite’ Roma e Milano. Non si parla mai abbastanza di questi temi, l’alfabetizzazione digitale deve essere tra i nostri obiettivi. Apprezzo molto il fatto che a Pisa indagherete il mondo internet sotto varie sfaccettature. La rete, quindi, non solo come strumento di business ma anche come luogo di partecipazione, di informazione, di formazione e di divertimento. Tra l’altro ho lavorato a Pisa in passato, ci ritorno molto volentieri.

In occasione di “Baratta una consulenza” offrirete consigli di strategie di marketing a start up o a neo manager che vogliono lanciare sul mercato i loro prodotti. Il baratto alla fine è solo un gioco, un pretesto. Alla fine però chi si rivolge a voi, spesso economicamente impossibilitato ad affidarsi ad un’agenzia di comunicazione, torna a casa con consigli preziosi.

Il nostro obiettivo è proprio questo: offrire i primi strumenti di lavoro, i punti cardinali per poter indirizzare meglio la comunicazione online.  Attraverso questo piccolo evento vogliamo far capire che la rete può essere utile a tutti, non solo alle grandi multinazionali e che in un certo senso il web è in grado di dare voce a tutti mettendo gli utenti, grandi e piccoli, sullo stesso piano.

Le è rimasto impresso qualche caso in particolare?

Sì, mi ricordo di un ragazzo toscano che si rivolse a noi per avere indicazioni sulla promozione del suo rifugio alpino. La struttura, che si trova nel casentino, aveva bisogno di essere valorizzata ma come? Dove? Gli consigliammo di ascoltare la rete, navigando nei luoghi nei quali si parlava di quel particolare tipo di offerta turistica. Piuttosto che farsi trovare dal pubblico, meglio andargli incontro, anche attraverso i social network, raccontando il proprio prodotto e mettendosi a disposizione di chi ne resta incuriosito. A lungo andare questo modo di fare risulta essere premiante e credo possa essere utilizzato anche nella promozione di veri e propri prodotti, meglio ancora se si tratta di prodotti artigianali. In quest’ultimo caso chi produce quell’oggetto ne detiene i segreti. Quel patrimonio di conoscenza può essere usato come ‘patrimonio di scambio’. L’artigiano può cercare in rete i luoghi in cui si parla dei prodotti simili al suo e lì raccontare la sua storia mettendosi a diposizione di chi fosse interessato a scoprirne di più. L’obiettivo è quello di creare così un passaparola virtuale non monetario. E’ stato un bell’esempio di come la rete possa aiutare a promuovere chi ha buone idee.

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2012

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